
Benvenuti ai nuovi membri del Consiglio dei Giovani ALCOTRA 2025-2026
Saranno presentati al comitato di sorveglianza di Chambéry il prossimo 13 novembre

Mi chiamo Carlo Allemano, ho 26 anni e vivo a Saluzzo, un comune sul versante italiano ai piedi del Monviso. Ho studiato Architettura al Politecnico di Torino, frequentando la magistrale Architettura per il Patrimonio. Gli studi che ho svolto mi hanno permesso di approfondire molteplici aspetti del patrimonio culturale collettivo sia a livello materiale, di cui è un'espressione, fra il resto, l'architettura, sia a livello immateriale.
I territori che abito sono caratterizzati da stratificazioni culturali e credo che valorizzare questi aspetti sia davvero fondamentale e prezioso. Credo sia importante stimolare i processi che scatenino sistemi virtuosi di cooperazione e valorizzazione culturale, specie nei nostri territori. Anche per questo, un anno fa ho accettato la nomina a presidente della Fondazione Amleto Bertoni, un ente impegnato da anni nella valorizzazione del patrimonio culturale, sociale e ambientale delle Terre del Monviso e coinvolto in progetti di cooperazione transfrontaliera nell’ambito del programma ALCOTRA.
Credo sia fondamentale contribuire attivamente alla costruzione di un futuro condiviso per le comunità transfrontaliere italo-francesi. I giovani devono ricoprire un ruolo centrale nella definizione delle politiche locali e il nostro impegno deve essere volto a favorire l'inclusione, la formazione e la partecipazione attiva delle nuove generazioni nei processi decisionali e progettuali. Spero che il mio background e il mio impegno possano essere un valore aggiunto per il Consiglio dei Giovani ALCOTRA.

Il mio apprendimento dell'italiano e il mio tirocinio presso l'ufficio stampa dell'Ambasciata di Francia a Roma mi hanno fatto scoprire l'affascinante complessità delle relazioni franco-italiane. Interdipendenti, le nostre due nazioni affrontano sfide comuni - populismo, transizione ecologica - in particolare al confine alpino, dove le vulnerabilità sono numerose. A mio avviso, queste hanno il dovere di trovare insieme risposte comuni a queste sfide.
L'azione del programma ALCOTRA e del suo Consiglio dei Giovani è essenziale in questo senso. Creando le condizioni per un dialogo tra i territori alpini, ALCOTRA consente una migliore comprensione delle sfide da parte degli abitanti e fornisce soluzioni concrete.
È in questo spirito di dialogo e di co-costruzione che ho presentato la mia candidatura al Consiglio dei Giovani ALCOTRA. Il legame particolare che mi unisce all'Italia, così come il mio attaccamento alla cooperazione decentralizzata, mi hanno convinto a voler contribuire, al mio livello, al rafforzamento delle relazioni tra i nostri due paesi.
Mi chiamo Armand, sono nato e cresciuto nelle Alpi dell'Alta Provenza francese. Sportivo e curioso, ho avuto la fortuna di crescere nella natura ricca e variegata di questa regione, praticando mountain bike sui sentieri di montagna, canoa nelle gole, immersioni subacquee alla scoperta della vita marina e sci per godermi il manto bianco delle sue montagne. Vivere in un ambiente come questo crea un attaccamento unico, che motiva la volontà di preservarlo e garantire la qualità della vita dei suoi abitanti.
Studente magistrale presso la Scuola urbana di Sciences Po, nutro un forte interesse per le tematiche territoriali, ambientali ed europee. Il programma ALCOTRA ha attirato la mia attenzione perché offre un quadro di riflessione stimolante, mettendo in relazione le popolazioni francesi e italiane che condividono il massiccio alpino. L'idea di avvicinare due culture, partendo da uno spazio comune, permette di avviare riflessioni collaborative, il che non può che essere stimolante.
Impegnarsi nel Consiglio dei Giovani di un programma di questo tipo permette di portare un impulso di rinnovamento, di novità su questioni quali lo sviluppo dei trasporti transfrontalieri, la capacità di adattamento dei bacini di utenza nel contesto dei cambiamenti climatici che stiamo vivendo e la valorizzazione e la conservazione della natura. I territori del programma dovranno affrontare queste sfide e le politiche pubbliche dovranno garantire obiettivi chiari in materia. Il mio impegno nel Consiglio dei Giovani ALCOTRA 2025-2026 andrà in questa direzione, affinché le generazioni future possano avere un'infanzia felice tra mare e montagna.

Mi chiamo Alessandro, ho 21 anni, sono italiano e vivo in Piemonte, in provincia di Cuneo, uno dei territori coinvolti nel programma Interreg France-Italia ALCOTRA.
Sono uno studente di Giurisprudenza all'Università di Torino, con una particolare passione per il diritto amministrativo ed europeo. Sono molto interessato all'attualità, al diritto internazionale e alle questioni geopolitiche, e sono anche attivo in diverse associazioni che si occupano di tematiche giovanili.
Credo nell'Unione Europea, nei suoi principi e valori e cerco di trasmetterli in tutto ciò che faccio. Sono convinto dell'importanza di una collaborazione attiva tra gli Stati membri per abbattere le barriere culturali e coltivare e incoraggiare una cultura dell'integrazione tra i cittadini.
Durante il mandato 2024-2025 con gli altri membri abbiamo lavorato per avvicinare i giovani dei nostri territori alle iniziative proposte dal programma ALCOTRA e comunicare al meglio le decisioni prese con le istituzioni. Sono entusiasta di poter lavorare anche quest’anno nel programma al servizio dei bisogni dei giovani.
Credo nei giovani, nel nostro contributo all'interno delle istituzioni e nell'opportunità che abbiamo oggi di migliorare il mondo in cui viviamo.

Mi chiamo Matilde Depetris, ho 24 anni e sono nata e cresciuta ai piedi del Monviso, in provincia di Cuneo. Il territorio in cui sono cresciuta è al tempo stesso rurale e di passaggio, vicino al confine francese. Pur non avendo legami familiari con la Francia, mi sono sempre sentita vicina a questo Paese. Dalla Costa Azzurra fino alle montagne, la prossimità con la Francia è stata per me una fortuna: quella di vivere in un territorio di ponti, che unisce e mette in relazione due realtà dalle molte affinità.
Da sempre affascinata dall’Europa, ho sviluppato un forte interesse per la comunicazione pubblica e per la cooperazione transfrontaliera. Dopo una laurea in Scienze Politiche, sono attualmente studentessa di laurea magistrale in Comunicazione Pubblica e Politica presso l’Università di Torino, con l’ambizione di avvicinare i cittadini, in particolare i giovani, alle istituzioni europee e di promuovere la partecipazione ai progetti sociali e transfrontalieri.
Curiosa, impegnata e disponibile, metto le mie competenze ed esperienze al servizio degli altri: il mio Erasmus a Grenoble e il mio Servizio Civico transfrontaliero franco-italiano a Nizza mi hanno permesso di acquisire una visione cosmopolita, aperta a culture e prospettive diverse, e di collaborare in maniera efficace con persone provenienti da orizzonti differenti.
Attraverso il Consiglio dei giovani ALCOTRA, desidero avvicinarmi maggiormente agli attori delle politiche pubbliche, portare la voce delle giovani generazioni e contribuire a costruire un territorio europeo transfrontaliero più inclusivo, sostenibile e solidale. Sono pronta a impegnarmi attivamente, a condividere idee e a mettere a disposizione le mie competenze in comunicazione per raggiungere un pubblico ampio. Credo che sia insieme, collaborando e condividendo le nostre esperienze, che potremo far evolvere il nostro territorio e rafforzare l’impegno dei cittadini per l’Europa.

Da molti anni, sono preoccupata dalle questioni ambientali e dalle sfide che si presentano per il futuro della nostra generazione e delle generazioni future. La governance internazionale mi è sempre sembrata un mezzo e una necessità per affrontare questi problemi, che trascendono i confini, ed è per questo che ho scelto gli studi europei.
Ho voluto unirmi al Consiglio dei giovani del programma ALCOTRA per capire le politiche che si possono attuare per affrontare i problemi ambientali comuni ai territori transalpini, ma anche per cogliere l'opportunità di azione che ci viene data in quanto giovani e che voglio incoraggiare.
Dato che la mia famiglia è originaria della Savoia, ho trascorso le mie estati e i miei inverni vicino ad Albertville, in un ambiente montano prezioso che desidero preservare. Il mio interesse per il programma ALCOTRA deriva anche dalla passione per l'Italia trasmessami da mio nonno, che era un insegnante di italiano appassionato di relazioni transalpine.
Per me il Consiglio dei giovani non è solo un'opportunità di agire su tematiche e in territori che mi stanno a cuore, ma anche di farlo con altri giovani di diverse realtà con i quali sono entusiasta di intraprendere questa avventura.

Mi chiamo Miriam Fea, ho 21 anni e sono nata e cresciuta a Fossano, un paese della provincia di Cuneo. Proprio qui, grazie a delle esperienze nell’associazionismo locale, ho compreso quanto sia importante costruire delle reti per portare dei miglioramenti nella società. Sono infatti convinta che solo grazie alla mobilitazione di più persone si possa riuscire a creare un cambiamento. Oggi, frequentando scienze politiche a UniTo, vivo a metà tra Torino e Fossano. La vita torinese mi ha permesso di espandere i miei confini ed iniziare a percepire con più consapevolezza la mia cittadinanza europea. Proprio in questi anni ho fatto infatti delle esperienze che mi hanno sempre più spinta ad avvicinarmi con curiosità alle istituzioni europee. Il mio desiderio di osservare più dall’interno il funzionamento di un organo dell’Unione Europea e il voler creare rete con altri giovani mi ha portata dunque a candidarmi per entrare nel consiglio dei giovani di ALCOTRA. Sono convinta che la presenza di un dialogo transfrontaliero sia uno strumento necessario nella gestione di territori con bisogni e storie molto legati. Sono contenta di poter essere parte di un cambiamento e di esserlo insieme ad altri giovani come me!

Sono una studentessa di 24 anni e la mia identità si trova a metà strada tra la realtà cittadina di Torino, dove vivo da oltre dieci anni, e le mie origini rurali nel cuneese. Fin dal liceo ho coltivato un forte interesse per l'internazionalità e il confronto tra paesi, conseguendo il doppio diploma italo-francese Esabac.
I miei interessi professionali si sono poi orientati verso le politiche territoriali e la pianificazione, spingendomi a studiarla al Politecnico di Torino. Le mie radici nelle aree interne hanno rafforzato il mio interesse per lo sviluppo territoriale in questi contesti e, grazie anche alle mie esperienze professionali, ho sviluppato competenze in ricerca territoriale, governance e politica di coesione europea.
Sono profondamente interessata alla cooperazione transfrontaliera e allo sviluppo territoriale integrato. Per me, il Consiglio dei Giovani ALCOTRA rappresenta un'opportunità preziosa per contribuire concretamente al futuro del territorio alpino e rendermi più attiva nel campo che mi appassiona. Credo nel valore del dialogo tra pari e nel ruolo attivo dei giovani nei processi decisionali per immaginare soluzioni innovative.

Mi chiamo Chiara Jacazzi e sono una ragazza italiana di 24 anni. Nel 2019 mi sono trasferita in Francia, a Lione, per frequentare l'università, inizialmente la triennale in filosofia e poi la magistrale in Affari europei a Sciences Po Lyon. A seguito del mio tirocinio di sei mesi presso l'Autorità di gestione del programma Interreg France-Italia ALCOTRA, ho trovato lavoro nell'ambito dei progetti europei e della transizione energetica e ambientale.
Nata ad Aosta, mi sento particolarmente legata a questo territorio ricco di storia, natura e cultura, situato alla frontiera con la Francia.
Ciò che mi ha spinta a diventare membro del Consiglio dei giovani ALCOTRA è il fatto di avere sperimentato in prima persona le sfide e le opportunità legate alla cooperazione transfrontaliera e, con il tempo, di avere capito quanto sia importante trovare insieme delle soluzioni efficaci e innovative per far fronte ai problemi comuni da una parte e dall'altra delle Alpi.
Amo stare a contatto con la natura, viaggiare e provare ricette locali. Nel mio tempo libero mi piace leggere, cucinare, praticare yoga e meditazione.
Ho una passione particolare per la scrittura e la comunicazione in generale (articoli, poesie, rapporti, saggi...).

Originario di Chambéry, in Savoia, sono sempre stato legato all'Italia sia per le mie origini familiari sia per la vicinanza geografica tra i due territori.
Dopo aver proseguito il mio percorso scolastico e universitario in un contesto europeo, desidero ora poter partecipare al processo di cooperazione franco-italiana. Il Consiglio dei Giovani ALCOTRA offre questa possibilità ed è un'opportunità che apprezzo molto, motivato dall'idea di poter partecipare, su piccola scala, all'integrazione europea.
La mia esperienza Erasmus in Italia mi ha permesso di migliorare le mie conoscenze linguistiche e culturali, ma soprattutto di rafforzare il mio senso di appartenenza all'identità europea.
Grazie alla collaborazione con il giornale transfrontaliero Nos Alpes, ho anche avuto l'opportunità di approfondire i numerosi legami, ma anche alcune delle problematiche che esistono tra il territorio francese e quello italiano.
Gli effetti del cambiamento climatico, che sono già particolarmente evidenti nell'arco alpino, fanno parte di queste problematiche. Anche se non è facile limitarne gli effetti, le popolazioni e i giovani devono interessarsene. Insieme agli altri membri del Consiglio, spero di avere l'opportunità di impegnarmi nella promozione di azioni di adattamento e, soprattutto, di educazione a favore dei giovani franco-italiani.
Gli effetti del cambiamento climatico, già particolarmente evidenti nell'arco alpino, rientrano tra queste problematiche. Anche se non è facile limitarne gli effetti, le popolazioni e i giovani hanno il dovere di interessarsene. Insieme agli altri membri del Consiglio, spero di avere l'opportunità di impegnarmi nella promozione di azioni di adattamento e, soprattutto, di educazione a favore dei giovani franco-italiani. Conoscere meglio il proprio vicino e l'altro versante della montagna sembra essere oggi un elemento essenziale e necessario per la protezione di spazi che vivono situazioni comuni.

Mi chiamo Paolo Mazzetto e sono biologo ambientale, laureato presso l’Università di Torino.
Ho maturato una solida preparazione nelle scienze biologiche e naturali, concentrandomi in particolare sul cambiamento globale, i servizi ecosistemici, nonché sul monitoraggio e la gestione della biodiversità.
Intendo impegnarmi attivamente nella cooperazione transfrontaliera, promuovere lo sviluppo sostenibile e affrontare le sfide che riguardano i nostri territori alpini.
L’impegno del Consiglio nel favorire la partecipazione giovanile, la tutela ambientale e il dialogo interculturale attraverso la frontiera franco-italiana rappresenta per me una fonte di grande ispirazione.
Desidero mettere a disposizione del Consiglio il mio bagaglio scientifico, il mio entusiasmo per gli ecosistemi montani e il mio impegno nella promozione della partecipazione dei giovani.
Sono convinto che collaborando con altri giovani leader potremo contribuire a rafforzare la nostra voce nella governance regionale, sostenere il monitoraggio e la tutela della biodiversità alpina, e sviluppare soluzioni innovative per fronteggiare il cambiamento climatico e favorire l’inclusione sociale nei nostri territori.

Mi chiamo Anaïs Minoja. Ho 19 anni e sono studentessa di BTS Commercio Internazionale a Lione.
Cresciuta nel cuore di una doppia cultura franco-italiana, sono particolarmente legata alle sfide transfrontaliere e alla cooperazione tra i nostri territori.
Curiosa e impegnata, ho avuto la fortuna di partecipare a diverse mobilità internazionali in Germania, in Italia e in Malesia, che mi hanno permesso di ampliare la mia visione del mondo e sviluppare competenze interculturali.
Appassionata di tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla cultura e alla gioventù, desidero mettere la mia energia e il mio spirito d’iniziativa al servizio del Consiglio dei Giovani ALCOTRA.
Convinta che il dialogo e la creatività dei giovani possano contribuire ad affrontare le sfide comuni delle nostre regioni, mi impegno a portare la voce della mia generazione per costruire insieme un futuro più solidale e sostenibile al di qua e al di là delle Alpi.

Mi chiamo Matteo Mongelli, ho 30 anni, sono nato in Piemonte, ma da diversi anni vivo in Valle d'Aosta, una regione alpina e vero crocevia di culture che considero ormai casa mia. Qui lavoro come Research Fellow presso l'Università della Valle d'Aosta. Sono appassionato di scacchi, tennis e arte, oltre che un vorace lettore di saggi.
Il mio percorso accademico, con due lauree magistrali in Psicologia ed Economia, mi ha permesso di specializzarmi sull'integrazione tra politiche pubbliche (in particolare sanitarie ed educative) e Intelligenza Artificiale, un macrotrend che, a mio avviso, influenzerà profondamente i prossimi decenni.
Credo fermamente che per sfruttare appieno queste innovazioni tecnologiche sia fondamentale una collaborazione costante tra regioni limitrofe, appartenenti a diversi stati ma unite all’interno dell'Unione Europea. Solo così i territori di entrambe le parti delle Alpi potranno governare e diventare protagonisti del cambiamento.
Far parte del Consiglio dei giovani ALCOTRA rappresenta per me un grande onore e una straordinaria opportunità per mettere al servizio della comunità le competenze maturate in anni di studio e ricerca. Sostenere lo sviluppo e la collaborazione tra popoli e regioni, superando le frontiere, è la missione cui spero di contribuire, anche solo in minima parte.

Arrivo dalla più piccola regione d’Italia, la Valle d’Aosta, un territorio di confine che mi ha insegnato molto, a partire dal suo forte bilinguismo francese. Sono cresciuto tra Aosta e Valpelline, un piccolo paese di montagna al crocevia con la Svizzera. Amo profondamente la mia terra e le Alpi, che considero un patrimonio da tutelare e da far conoscere sempre di più. Dopo una formazione linguistica in ambito liceale, ho proseguito il mio percorso accademico nel campo delle relazioni internazionali e delle scienze politiche, con una particolare attenzione alla dimensione europea. Essere stato selezionato per far parte del Consiglio dei Giovani di ALCOTRA è per me motivo di orgoglio e un’ulteriore occasione per contribuire al cambiamento positivo, che è da sempre la mia bussola. Pratico alpinismo, e questo mi ha insegnato che i confini, soprattutto in ambito alpino, non sono barriere ma soltanto linee immaginarie: la montagna unisce ciò che spesso la politica divide. Come scriveva Walter Bonatti: «Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna.»
Mi presento, mi chiamo Arianna Riba e sono una studentessa socievole e determinata, nata e cresciuta in Piemonte, in un piccolo paese vicino a Cuneo.
Ho sempre amato le lingue, scoprire nuove culture e viaggiare. Dopo aver conseguito una doppia laurea triennale in economia e management presso l'Università di Torino e l'Université Côte d'Azur di Nizza, ho deciso di proseguire i miei studi economici e la seconda doppia laurea all’Università IAE School of Management di Lione, dove resterò per questo anno accademico.
Queste esperienze transfrontaliere italo-francesi mi stanno dando l'opportunità di scoprire nuovi ambienti, geograficamente poco lontani da casa, e di sviluppare un particolare interesse per le piccole realtà del nostro territorio in materia di cooperazione tra i due Paesi, visto anche il mio attaccamento al territorio in cui vivo e la passione per le relazioni internazionali e l’Unione Europea.
Dopo il mio primo mandato presso il Consiglio dei Giovani ALCOTRA 2024-2025, ho deciso di ricandidarmi in quanto far parte del Consiglio non è stato per me solo un'occasione di confronto con dei coetanei sulle sfide attuali, ma è anche una grande opportunità, oltre che un dovere civico, per sentirmi partecipe e portavoce dei cambiamenti e delle iniziative che mi riguardano in primo luogo come “adulto del domani” e cittadina che vive nelle Alpi.

Amante della montagna, mi sono avvicinata nell’ultimo anno alla cooperazione transfrontaliera e ai progetti europei volti allo sviluppo delle aree montane. Tramite questa esperienza nella pubblica amministrazione ho compreso l’importanza di aumentare il coinvolgimento delle nuove generazioni per far capire loro che i progetti europei non sono solo fonte di benefici economici, ma anche di sviluppo sociale e territoriale e possono creare opportunità lavorative e di contrasto allo spopolamento delle aree montane.
In questo anno all’interno del Consiglio dei giovani vorrei trasmettere gli aspetti positivi dei progetti europei nelle aree transfrontaliere, tra cui l’opportunità di migliorare territori confinanti. Un altro aspetto da diffondere è l’attualità dei temi affrontati all’interno dei diversi progetti, poiché denota un’attenzione sociopolitica a determinate questioni e un continuo evolversi della programmazione pubblica in base alle priorità emerse nella programmazione precedente.

Sono nato e cresciuto a Sanremo, nell’estremo ponente della regione Liguria. Una terra di mare, di confine e di incontro tra culture, specialmente quella italiana e quella francese. Fin da piccolo ho attraversato il confine tra Italia e Francia tantissime volte, per mille ragioni diverse: per studiare, per viaggiare, per usufruire di servizi e per godere di opportunità.
Mi chiamo Stefano, ho 24 anni e nel mio percorso di studi ho approfondito molto la cultura francese, con il doppio diploma EsaBac, con una tesi sulla storia politica francese e con l’Erasmus a SciencesPo Grenoble.
Dopo la laurea in Scienze Politiche all’Università di Bologna, attualmente sono studente di Comunicazione Pubblica e Politica a Torino.
Personalmente, credo fortemente nei valori della cooperazione europea, così come credo saldamente nell’impulso rinnovatore che caratterizza noi giovani. Per questo motivo, mi sto impegnando in diverse iniziative che mirano a migliorare il mio territorio e quello limitrofo.
Ho deciso di partecipare al Consiglio dei Giovani di ALCOTRA perché la mia storia personale testimonia gli effetti positivi di vivere in un territorio transfrontaliero e perché voglio contribuire a questo progetto con l’obiettivo di diffondere questi benefici al maggior numero di persone possibile. Specialmente ai giovani.

Mi chiamo Roberta, ho 24 anni e vivo a Torino. Attualmente sono studentessa all'Università di Torino nel corso di laurea magistrale in Economia dell'Ambiente. Dopo aver concluso il percorso universitario triennale, sempre a Torino, in Scienze Internazionali, dello Sviluppo e della Cooperazione, ho partecipato ad un progetto di volontariato internazionale con gli European Solidarity Corps, a Manosque, nella splendida regione provenzale. Questo è stato per me il miglior modo di approfondire la conoscenza della lingua e cultura francese, senza tralasciare però quella inglese in quanto ero spesso a contatto con persone provenienti da diversi paesi del mondo.
Riferendomi ai miei hobby, è essenziale per me ascoltare musica quando viaggio, guardarmi un film o leggere un libro prima di andare a dormire, danzare in una sala con gli specchi ed il parquet per staccare dalla frenesia della routine.
Mi reputo una persona aperta e che si adatta alle sfide cercando sempre la miglior soluzione per tutti, per questo motivo ho deciso di studiare e nel frattempo fare questa esperienza con il Consiglio dei Giovani: sento che, come categoria, siamo poco presi in considerazione; perciò, laddove vi è la possibilità di poterci esprimere è importante farlo. Ancora meglio è il fatto che ciò avviene in un clima di cooperazione transfrontaliera. Credo infatti che i confini non siano linee ben definite, ma piuttosto sfumate.

Mi chiamo Giulia, ho 22 anni e vivo in un piccolo paese della Liguria, una regione che unisce in sé la bellezza del mare e della montagna. Questi paesaggi unici, che rappresentano un patrimonio naturale e culturale prezioso, sono oggi sempre più minacciati dagli effetti del cambiamento climatico.
Sono una studentessa di Giurisprudenza e credo che il mio percorso accademico mi abbia fornito una solida preparazione giuridica e capacità di analisi critica, strumenti fondamentali per comprendere le sfide che i territori di confine affrontano ogni giorno.
Ho scelto di candidarmi al Consiglio dei Giovani ALCOTRA per contribuire attivamente alla promozione di iniziative concrete su temi che mi stanno particolarmente a cuore: la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, la partecipazione giovanile e la valorizzazione delle identità locali.
Sono fermamente convinta che il coinvolgimento diretto dei giovani sia essenziale per costruire un’Europa più coesa, consapevole e orientata al futuro.